15 ottobre 2008

Eredità difficili e sardee in saor internescional




Fotografare una sarda in saor, non rende, specialmente se lo si fa alla mattina con la bocca che sa ancora di caffelatte e i mobili della casa tutti spostati perchè deve venire il pittore.
Ma le sarde fatte così e il baccalà in tutte le salse sono quei piatti che potrei mangiare a pranzo e cena per sempre.
In più, la mia mamma (quella delle sarde qui sopra ) ha un segreto perchè la cipolla non " si riproponga" appena andati a letto o il giorno dopo. Cucina insieme all cipolle una piccola mela affettata, il gusto non cambia ma si evita l'imbarazzante brulp con fiatella killer.
Ebbene questa volta ho fatto dell' outsourcing e visto che ho la casa per aria ho preso la sarda preparata dalla mamma e mi sono fatta dare la ricetta.
Ma passiamo al vero incubo. Abbiamo comperato il divano e la credenza nuovi che arriveranno a giorni e questo significa che non si friggerà mai più, che elettrificherò il divano affinchè nessuno possa sedersi ma possa solo ammirarlo e che i bambini dovranno indossare manopole di lana per toccare i mobili, inoltre verrà apposto un metal dectector sulla che suonerà ogni volta che tenterranno di portare un giocattolo metallico in soggiorno ( scherzo !).
Ma il vero incubo riguarda lo smaltimento degli altri mobili. La mia casa ha sempre avuto un arredamento che definisco "lastminute", ogni volta che stavo per comperarmi qualcosa, questa arrivava da un'altra parte. Voglio dire che ho avuto tre lavatrici: una della cugina morta che l'ha lasciata in casa, poi quando dovevo cambiarla purtroppo la nonna... poi si è rotta la pompa e le condizioni dell'altra nonna sono precipitate. Finalmente quest'anno, stiamo tutti bene, e mi sono comperata un lavatrice a 1000 giri che è un bijoux!
Per il resto dell'arredamento .... pressapoco uguale, fino a quando non ho conosciuto l'Amato Bene, che mi ha aiutato ad uscire dal vortice dell'arredamento "tuchehaipostovistocheseisola". Il il picco era ormai stato toccato con l'arrivo di un mobiletto in stile pseudoantico della nonna di un ex moroso di mia sorella e sei troni in velluto verde di una zia con cui non ci parliamo dal 1992 . Così un po' alla volta mi sono disfatta di orrori e ho recuperato invece le cose che andava la pena tenere. Però svuotando i vecchi mobili ho scoperto che ho un numero infinito di bicchieri, che non ho una tazza uguale all'altra, che ho un sacco di candele, candeline e candelotti e che probabilmente conservo l'ultima bottiglia di Rabarbaro Zucca con l'etichetta con la giapponese che hanno smesso di produrre nel 1988, un amaro armeno che sembra whisky ma ha la foto una susina sull'etichetta e uno champagne che a furia di aspettare il momento giusto è diventato un marasala
Passiamo alla ricetta delle sarde in saor che ho avuto la fortuna di mangiare in Svezia il primo giorno che sono arrivata ad Uppsala nel 1993. Un ragazzo dello studentato mi ha chiesto se avevo mai assaggiato le sarde come le fanno in Svezia, beh ci mettono l'aceto, la cipolla.... e si chiamano ...strom, alla fine si trattava di saor insomma. Gli avrei dovuto rispondere come si fa qua da noi -Ma dai baccalà! - ma il baccalà è norvegese e io il norvegese mica lo parlo!

Ingredienti
600 gr di sarde
250 gr di farina 00
olio di semi per friggere
2 -3 cipolle bianche medie
un mela piccola aspra o metà mela
uva sultanina (ricetta originale)
pinoli (ricetta )
350 -400 ml di aceto bianco
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
pepe in grani
2 chiodi di garofano
pizzico di cannella
sale
Procedimento
Eliminare la testa delle sarde ed infarinarle.Far rinvenire l'uvetta con acqua tiepida .
Scaldare l'olio di semi. Infarinare ile sarde, quando l'olio è ben caldo, friggerle facendole dorare dalle due parti quindi posare su un piatto coperto di carta cucina affinchè assorbano l'unto in eccesso e spolverarle mano a mano di sale. Tagliare le cipolle e la mela e farle appassire in due cucchiai d'olio extra vergine d'oliva. Quando saranno trasparenti e cominceranno a prendere colore, versare l'aceto ed unirvi i chiodi di garofano. Far consumare la cipolla e spegnere poco prima che si disfi. In una terrina fare uno strato di sarde, coprirle con parte delle cipolle, mettere dei pinoli e dell'uvetta . Fare degligli strati fino ad esaurimento degli ingredienti terminando con uno strato di cipolle. Coprire la terrina con pellicola trasparente e fate riposare la preparazione per almeno 24 ore prima di consumarla. Conservarla in frigorifero togliendo qualche ora prima di servirla.

12 commenti:

enza ha detto...

non posso fare a meno di ridere.
per cosa?
partiamo dalle lavatrici e arriviamo al divano elettrificato.
felice che stiate tutti bene.
PS io il divano di frau in pelle modello cubi della lego me lo sogno la notte ma per ora mi tengo il mio sfondato, vomitato,scacazzato e anche un pò pisciato.
:D

Tiziana ha detto...

le sarde in saor!!

che buone!! mia nonna le fa proprio così, solo che le sarde le fa aprire a libro....

io con la cipolla che avanza mi faccio sempre i panini... :)

ciao..

Anonimo ha detto...

Buona la ricetta!!per quanto riguarda i divani nuovi..come ti capisco!! tu credi di riuscire a tenere lontani i bambini??? in bocca al lupo!! ;-)

unika ha detto...

Manu del blog http://dadomanumarcolucachiara.blogspot.com/ ha ideato una raccolta molto interessante...in questo periodo dell'anno sfido chiunque a non essere interessato a ricettine dietetiche...passa da lei e partecipa anche tu alla raccolta...:-)
Annamaria

lemoni ha detto...

Isa...ti pare bello che a quest'ora mi fai salivare sulla tastiera del computer? =)
Comunque che bontà...da provare immediatamente!
Baciotti

Gra

Fra ha detto...

Io adoro leggere i tuoi post...hai un'energia contagiosa...la prossima volta spruzzo l'antibatterico :P
Un bacio
Fra

panettona ha detto...

i candelotti un po' mi preoccupano , ma vabbè ;)
un bacio!

Anonimo ha detto...

Mi sa proprio che queste sarde le proverò a breve...

Bacioni

Ali

graziella ha detto...

Tu sei eroica!!!
Con due bimbi non ancora in età da matrimonio decidi di cambiare il divano???
Il mio è come un tappeto elastico e finchè Lorenzo non mi dirà: "Mamma vado a vivere altrove", quello resterà lì!
Per le "saredèe" io non mi avventuro: il mio papà è l'unico e inimitabile produttore, le abbiamo esportate perfino in Versilia con grande successo! ;-)

giusy ha detto...

e dai! finalmente goditili questi divani nuovi!
l'idea della mela che assorbe il
brulp della cipolla è geniale!
lo provo, alla prossima!
buon fine sttimana
giusy

a.o. ha detto...

sarde, sardine, alici, baccalà... mondo di ittiche prelibatezze adorate.

p.s. divani intonzi e pena per i trasgressori. Fai la prova calore, no? Come faccio quando sospetto di penny, una tastatina veloce ai cuscini e poi:- chi si è appena seduto quiiiii?

ciao isabella
a.o.

emilia ha detto...

Mio padre le faceva sempre quando ero piccola, che buone !! E' una vita che non le mangio. Buona giornata :)

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