21 luglio 2008

Zorba che gelatina!



La mia nonna paterna era triestina, e spesso parlava di strafanici o strafanti, insomma l'equivalente del tafanario ma da vestire. Visto che non aveva una grande attenzione all'accostamento dei colori ed era un'antesignana della pelliccia ecologica e degli accostamenti estremi, si riempiva la casa appunto di strafanici.

Diciamo che non era la nonna convenzionale, nel senso che non mi ricordo che le piacesse cucinare, anzi litigava con il nonno per le "spuzze" ovvero gli odori di cibo che lei non poteva sopportare.

Tra i giochi che ci faceva fare, quando aveva voglia lei, c'era quello di darci un sacchetto di vestiti vecchi e di farci vestire e poi mettere i dischi in un registratore verde e farci ballare il sirtaki.

Il tutto a dirlo, sembra carino. Le mie cugine, che avevano preso da lei una certa teatralità, si calavano nella parte e, seppur vestite da pseudo spagnole ballavano la danza di Zorba il Greco e una specie di sirtaki che la nonna ci insegnava. Adesso però beccatevi il collegamento http://www.youtube.com/watch?v=cXNApZ2ALiQ e guardatevi Anthony Quinn (origini messicane) ballare il sirtaki e pensate come mi potevo sentire io a 8 anni con uno scialle frangiato e un cappello si leopardo finto mentre le mia nonna e le mie cugine cantavano sulla musica di Zorba con una coreografia studiata dalla nonna di questo tipo :

diquash dilash (passandosi dall'indice della mano sinistra fino alla spalla con il naso e poi la destra, dilash)

la melodia

radamesh filash ....

Visto che la nonna era stata insegnante, ci teneva che l'esecuzione fosse alquanto precisa.
Poi quando Zorba finiva, accadeva una cosa che mi fa ancora uno strano effetto. Cacciavano nel registratore il disco di una canzone il cui titolo era Angelita e a me pigliava un magone che ancora adesso il ricordo mi fa venire il groppo in gola e mi disperavo.
E' inutile dire, che alcune reazioni dei bambini possono far sorridere, ma pareva invece che questo mio singhiozzare, facesse pittosto ridere.
D'altra parte l'abbigliamento non aiutava. Se riuscite a trovare questa canzone incubo dei Los Marcellos Ferial e volete che sparga calde lacrime su blog potete mandarmi il link! (Skucinando mi ha invitato il link, un colpo basso....)

http://www.youtube.com/watch?v=kvJaY4uJ_nE

Il testo è questo:


Aaaaangeeeeelitaaaa,ti saresti chiamata Angelita,

Angelita.Angelitaaaaa,volevamo chiamarti Angelita,Angeliiiiiiiiiiiita.

Sbarcammo ad Anzio una notte,oooo-ohoooo-oh.

C'era soltanto la lunaed un piaaaaanto di bimba.

In fondo al suo sguardo di marec'erano ancora le favole,e quattro conchiglieripiene di sabbiastringeva una piccola manoooo.

Angelita,ti saresti chiamata Angelita,Angeliiiiiiiiiita.

Entrammo in Anzioe fu l'alba,oooo-ohoooo-oh.

Con il fucile sul braccioe la biiiiimba con noi.

Aveva i capelli di grano ed una voce di passero.

Le quattro conchiglieripiene di sabbiastringeva la piccola manoooo.

Angelita,volevamo chiamarti Angelita,Angeliiiiiiiiiita.

Che alba grigia su Anzio,oooo-ohoooo-oh.Scese improvviso fra noiun sileeeeeeenzio di bimba.

Da quel suo sguardo di mare eran fuggite le favole,ma quattro conchiglie ripiene di sabbiarestavano nella sua manoooo.

Aaaaangeeeeelitaaaa,ti saresti chiamata Angelita,Angelita.

Angelitaaaaa,volevamo chiamarti Angelita,Ange.... lita.

Angelitaaaaaaaaa.AngelitaaaaaaaaaAngelitaaaaaaaaa

Passiamo alla ricetta che di sicuro sarebbe piaciuta a mia nonna, visto che l'anguria fresca forse le sarebbe piaciuta, che la gelatina la avrebbe apprezzata .... quanto alle calde lacrime ... non so perchè mi è venuta in mente questa cosa mntre la facevo.

Ingredienti

1 litro di succo di anguria

80 gr di maizena

80 gr di zucchero

mandorle a lamelle

Procedimento

Passare l'anguria al passaverdure e cuocere fino ad addensare con la maizena e lozucchero , incorporare le mandorle e versare in dei bicchierini individuali oppurein una terrina servire molto freddo.



8 commenti:

emilia ha detto...

AHAHAAHAAH e doppio AAHAHAHAHAH. Invidia pura la mia eh ! Gia' mi immagino con lo scialle a ballare dilash e diquash ;)) Bello tutto :)

Anonimo ha detto...

dilas e disquash ... ecco il link

http://www.youtube.com/watch?v=kvJaY4uJ_nE

LOL

mica male la gelatina ... me ne mandi un tocco?

ciau

isabella ha detto...

@Skuccy
non si fanno queste cose... ho le lacrime agli occhi e me le sto asciugando dilash ! diquash!

Antro Alchimista ha detto...

Ma daiiiii a che ridere!!!!!
Buona serata Laura

Anonimo ha detto...

Buonissimo il dessert!!!!!
Ma ......... La storia è
MOLTO DIVERTENTE , immagino la scena e non posso paràre di ridere.
Anque io canto tuta questa matina....
ANGELITAAAAAAAA OH OH OH OH!!!!!
Come noi diciamo la tua nonna era "LA PERA"

Anonimo ha detto...

URGENTE URGENTISSSSIIIIIIIMO!!!!!!!
Una altra istoria de la nonnaaaa!!!
Per cortesia!!!!!

Lo ha detto...

mia nonna aveva solo gli strafanti....o meglio si domandava spesso quali strafanti si mettevano le sue nipoti per andare in giro, la canzone piagnona non la conoscevo, ma capisco la reazione: per anni ho pianto senza nessuna motivazione ascoltando "carissimo pinocchio"...era su una cassettina che mia madre accendeva tutte le sere prima di dormire...il sirtaki quello vero è splendido...sa di mare e di sale...e adoro ballarlo! :)
p.s. scusa mi hai fatto piovere addosso una mare di ri cordi con i tuoi bellissimi ricordi!

Fra ha detto...

Fantastica la nonna con gli strafanti...vedi che la genetica non è un'opinione! La canzone E' straziante, non è che tu sei strana
Comunque la gelatina di anguria è un'ottima consolazione
Un abbraccio

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