Allora non si è cucinato niente? Beh! si qualcosa, anzi il cuoco pasticcione Yups! ha voluto fare lui e mi ha detto che devo anche pubblicare il risultato della sua cena, nel senso che se l'è fatta e mangiata mentre noi abbiamo dovuto arrangiarci.
Ma qui la questione è un'altra, è cominciata l'estate e noi come le rondini migriamo. Il che nello specifico vuol dire che ci trasferiamo dalla terraferma al Lido di Venezia, dove i miei genitori portano le belve a passare l'estate in spiaggia mentre noi continuiamo a lavorare a Venezia e li raggiungiamo di sera.
Tutto ciò detto in due righe potrebbe suscitare una reazione del tipo " che bello" e in effetti lo è, solo che tutto questo comporta: impacchettamento di tutto il necessario per i bimbi, che vuol dire dal passegino di Jack alla playstation di Yups con caricatori, analog ecc. Vestiti, caldo/freddo, lavoro, spiaggia, medicine, e poi tutto deve ritornare a fine agosto. Poi anche i nonni vanno "dopati" di Multicentrum, affinchè non crollino sul bagnasciuga o che resistano 3 ore sulla diga con temperature equatoriali, mentre Yups! cerca di prendere un granchio.
Così questo dispiegamento di forze per far passare le vacanze alle creature è un processo lento e costante che prevede anche lo scambio di vestiti fuori stagione tra zie, prozie, cugini, la ricerca spasmodica tra parenti di mazzi di chiavi aggiornati e danze per chè non piova ( almeno un fine settimana).
Tutto ciò per ricontrarci d'estate, o più cresciuti o più vecchi e per vedere i nuovi arrivi.
Ma cosa c'è al Lido ? E' l'isola dove si svolge la Mostra del Cinema di Venezia, quella che di estate si popola prima di veneziani e poi di attori e giornalisti.
Ma tra le stradine proprio lì, vicino al Casinò c'è una dolcissima sorpresa, il Laboratorio di Pasticceria di Matteo Maggion, Via Dardanelli 46/C.
Ci siamo andati proprio ieri. Io non lo sapevo, ma questo anno festeggiano i 50 anni di attività passata di padre in figlio. Il simpaticissimo proprietario sforna delle paste e delle torte deliziose e il profumo si sparge tutto intorno, quindi se ci siete vicino ci potete arrivare anche a naso. Arrivate nel laboratorio Maggion e subito vi sentite avvolti da una sorta di notalgia per l'infanzia, le paste sono esposte ad altezza bambino, così chiunque, anche se piccolo può schiacciare il naso contro il vetro e urlare: quellaaa!!!!. Tutto intorno si possono vedere le torte appena sfornate, le foto del proprietario da piccolo in mezzo ai panettoni, un angolo pieno di foto e di ricordi , dove Matteo disponibilissimo mi ha fatto curiosare.
Non ho potuto altro che dargli ragione quando ha detto:"Io non cambio, questo rimmarrà come è", infatti le paste sono belle grandi e genuine, se chiedi puoi prendere anche mezza torta di un tipo e mezza di un altro. La loro specialità è la torta di mascarpone e ricotta, e le crostate sono decorate con pesci e fiori pastafrolla.
Quanto alle pastefrolle, Yups! e JackJack hanno fatto i salti di gioia, ci sono i "caballeros" , le mucche, gli orsetti a due strati con la marmellata (enormi), quelle piccole a cestino ripiene di marmellata e i Rochei. Rocheo è una parola veneziana usata generalmente per i bambini " el xe un rocheo " ovvero un bambino un po' discolo che riesce sempre ad accattivarsi le simpatie di chi gli sta intorno, ha sempre una una connotazione affettuosa quando è detta dai nonni per i nipoti o per gli amici.
Così il Laboratorio di Matteo Maggion, conserva quella dimensione familiare per cui si susseguono clienti, che comprano le torte perchè è una vita che ci vanno o gli è stato consigliato, nonne e genitori che prendono i pasticcini per i bambini sicuri della qualità, golosi sulla via della redenzione come me che annusano e mangiano con gli occhi, ma se capitate di lì il lunedì e martedì invece trovate chiuso, anche il pasticcere riposa....... sto rocheo !!
Bei.. bruti e rochei!
Posso aiutare le porto io?
Forno da pasticcere, forse forse mi sta in cucina.....
No alle paste da guardare con il microscopio! queste sono paste
Caballero con il latte ! Uno? e un per merenda e uno dopo il bagno... e uno ....
17 commenti:
Ciao, compliemnti per il blog molto molto carino;))
e che paste!!!
mi hai fatto venire una fame!!!
a presto!!!
ps
probabilmente un posticino dove mettere quel forno lo trovo anche io ;) :D :D
La "fatica" delle vacanze te la condivido! tra un pò inizierò a fare le valigie anch'io e lo so già che ci metterò troppe cose!!!:-) per quanto riguarda le delizie....che acquolina!!! ma i "caballeros" sono fatti di zenzero, come i "gingerbread man" inglesi??? anch'io faccio i biscotti di questa forma, ma non mi piace lo zenzero....cerco sempre le alternative.
ho un'amica mestrina che fa proprio come te...trasferimento estivo al lido della famgilia mentre si continua a lavorare...ihh...ovviamente la prossima volta che la vado a trovare mi faccio portare in questo posto meraviglioso che ci hai mostrato ;)
io ho letto e desiderato che il laboratorio fosse sotto casa mia.
che rochea che sono!
Ma gli occhiali da diva per il lido ce li hai? :D
bellissimo post e grazie per l'indirizzo!
Più che vacanza è un trasloco, però nonni e nipoti potranno stare tranquilli al mare e questo è già molto bello...e poi tu puoi sempre rifarti con questi capolavori che hai fotografato!
Ciaooo,
Aiuolik
Isa passa da noi!!!
Isabella hai una casa bellissima, ti verrò a trovare molto spesso, ti aggiungo ai miei preferiti ciao Fiammateresa
Mamma mia la bottega dei sogni golosi !!!!! Baci Laura
sono arrivata nel tuo blog per caso, appena ho letto che sei di venezia. Amo quella città vicino a cui vivevo, e mi manca così tanto...ogni volta che torno a casa cerco di assarci un pomeriggio, o una mattina er "godermela" un pò..ora dovrò per forza tornare al Lido..certe paste qui in liguri nn sanno nemmeno cosa siano!!
è carinissimo il biscottino fantasmino dell'ultima foto fotosa ... puccik puccik!!!
ciao tafanaria!!!
biru
W le paste giganti, quelle che si mangiano in un solo boccone sono antipatiche, ecco, l'ho detto:-)
Buon trasferimento estivo:-)
Non conoscevo questo piccolo paradiso... un motivo in più per fare qualche capatina dall'altra parte del Lido (io sono in capanna a San Nicolò)
ho fatto il tuo rotolo polacci...in versione dolce..dopo aver visto quello fatto da cat....è buonissimo! grazie per la ricetta! ;)
Paste dolci veneziane, giganti.
Chissà perché ci ostiniamo a chiamarle pastine.
Dai Maggion ci vado da una vita (purtroppo vista l'età posso ben dirlo), in bicicletta una volta, quando abitavo al lido, prima di andare in spiaggia per la merenda, dopo la spiaggia, tanto perché ci passavo per andare a casa, di domenica, quando era abitudine finire il pranzo con un dolce e quando un "foresto" veniva a trovarci, perché Maggion era come portare uno a vedere un monumento.
L'altro monumento, più di Rosa Salva, era Marchini tra S.Maurizio e Campo S. Stefano.
In spiaggia io sono in zona A. E tutti i giorni è un trasloco. Nipote, cose del nipote, giochi, compiti delle vacanze, la maglia se fa freddo, la bicicletta al seeguito (un incubo al ritorno sui vaporetti stracarichi), il cibo.
Alla sera svengo mentre leggo le storie al nipote e il libro mi cade sulla faccia, mentre lui mi dà leggeri colpettini: nonna russi!
sandra
la prossima volta che sono a venezia non me lo faccio mancare
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