7 marzo 2008

La dea Kalì...e il robot


Ieri per una serie spiacevoli di ragioni non sono andata a lavorare. Beh è passata anche questa giornata non proprio allegra, ma almeno sono riuscita ad andare a prendere le creature correndo trafelata dall'asilo alla scuola. Così con il passeggino, lo zainetto del pranzo e la cartella che pesa quanto l'obelisco di Obelix avevo le spalle più spioventi dei lati di una tenda canadese. Appena ho sentito qualche goccia di pioggia ho cercato di affrettare il passo, ho sentito un traaaccccc e ho visto Yups! con il cappuccio della giacca in mano. Dopo trenta secondi in cui ho abbaiato come un cane San Bernardo: "Sonogiochidafare .... smettilavieniacasasubitocorrialtrimenti ....." mi sono dovuta cacciare anche il cappuccio in testa. Quando ho raggiunto una sorta di equilibrio, prrrrinnnn suona il telefonino. Poterlo estrarre dalla borsa ho dovuto trattenere il respiro 15 secondi poichè la bretella della cartella si era incastrata con la tracolla della borsa, in questa sorta di apnea ho risposto con la voce di maniaco e con il tono che riservo al mio ex marito nelle giornate migliori. Per fortuna, l'interlocutore non si è scoraggiato e mi ha detto "Sono vicino a dove abiti e ti ho portato quella cosa che ti avevo promesso, te lo lascio perchè sono di corsissima". Così sono stata affiancata da un'auto dalla quale è comparso un mio amico che per uno dei suoi giri mi ha portato un regalo: Grazie! il regalo è bellissimo, però purtroppo dopo il cesareo non ti fanno anche un'intervento e ti aggiungono un braccio per ogni figlio! A quel punto mi sono trasformata nella dea kalì e sono diventata dello stesso suo colore ma sono riuscita a trasportare tutto




La pizza è venuta molto buona, anzi ne sono venute due. Il problema è dove posizionarlo dopo l'uso. Ho visto l'Amato Bene vacillare, ho perfino pensato di metterci uno specchio all'interno del coperchio e farlo passare per una trousse, cercare di vendere pizze calandole dalla finestra o cuocere mattoni per una fabbrica. Alla proposta di spostare il chiceneid sono innoridita, no quello non si tocca!
Metto qui la ricetta velocissima della pasta della pizza da fare con il robot tritatutto
Ingredienti


150 gr di manitoba
250 farina 0
2 cucchiaini di sale
250 gr di acqua tiepida
12,5 gr di lievito di birra fresco
3 cucchiai di olio extravergine

Procedimento senza impastatore

  1. Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida e unirlo poi alla farina mescolata con il sale, aggiungere da ultimo l'olio.
  2. Far lievitare coperto per 1 ora con un canovaccio umido nel microonde chiuso, dandoci un paio di giri di incoraggiamento per il lievito. Sgonfiare la pasta e farla lievitare nuovamente per un'ora

Schiaffando tutto nel robot

Si possono anche mettere tutti gli ingredienti nel robot con le lame che tagliano e usare il "pulse" fino a quando non si forma una bella palla. Far lievitare

2 commenti:

graziella ha detto...

Un racconto dove mi ci ritrovo molto!
Che ridere!
Un altro "tafanario"??? Auguri!

Cookie ha detto...

Un tafanario!!!! Sei dipendente....completamente tafanario-dipendente!!! :-D

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