21 gennaio 2011

Vichyssoise e l' I-Pied





E' passato indubbiamente un po' di  tempo,  ogni volta pensavo adesso  scrivo qualcosa rimandavo.... e rimandavo ....
Insomma  qualcosa è successo, sono a casa col sedere quadrato a furia di stare seduta o distesa con la gamba destra sollevata  e stufa di  muovermi con le  stampelle.
Sono  stata vittima di un investimento, non parlo di di bond argentini, ma  sono stata stirata sulle strisce pedonali. Così, un momento stai bene e decidi che quel giorno fai la pasta e fagioli e dopo un'ora ti trovi barellata in aumbulanza con un paio di calzini a  bolli rosa  e un piede con le ossa schiacciate come le patatine in un sacchetto chiuso.
A parte lo spavento mio e di tutti gli altri, il piede a frittata e una serie di botte da tutte le parti, sono viva vegeta e, a detta di tutti, una gran rompiballe..
Dopo solo tre mesi  di matrimonio, l'Amato Bene poteva essere lì a raschiarmi  dall'asfalto, invece è arrivato in ospedale trafelato con la faccia da "miamogliehaavutounincidenteditemila verità", la verità è che mi ha sentito  eccome, se la mia biancheria di Hello Kitty non ha suscitato la ilarità dei dottori ha almeno sollevato il suo di morale. Lo so, come fai a piangere sulla spalla di tuo marito e fargli vedere i piedi quando sembra che ti sei  vestita in un circo con la biancheria di una acrobata daltonica.
Insomma, dopo sei  ore di barella con a lato una signora di cento anni  e dopo aver chiesto ad un compagno di sventura il telefonino, lui non riusciva a fare i numeri per via della mano  rotta, ci siamo per così dire organizzati e  ho chiesto all'A.B. di portarmi qualcosa da mangiare. Penso sia stato il sacchetto di patatine più buono che abbia mai mangiato in Pronto Soccorso.  E mentre il mio compagno di sventura cercava di comporre i numeri con il naso sull'Iphone, io sono stata portata in sala gessi la signora mi salutava chiedendo a che ora sarei tornata in albergo.

- Gesso o bendaggio funzionale?-
- Ho due figli  e lavoro  a  Venezia-
- Signora col bendaggio funzionale può andare i bagno con le stampelle col gesso si deve muovere con la sedia rotelle -
-  E io come faccio ?
- Ha capito o no  ferma per un mese -
Oh Mon Dieu! qui l'affare e serio... ok vada per il bendaggio funzionale... che bello posso fare anche la pipì senza padella  wow ! Certe cose ti tirano su il morale.
Così vengo dimessa con una specie di scena da circo con l'AB che mi porta  fuori dall'ospedale spingendomi su una sedia rotelle  come il  capo di Alan Ford, poi mi scarrozza fino a una sanitaria e come Cenerentola mi prova in macchina una scarpona da zoppa e mi compera  le stampelle. Poi con il sorriso più disarmante della terra mi fa - Ti ho preso quelle per chi è sovrappeso e ammmortizzate, sei contenta?-
Altrochè se sono contenta, Cenerentola reclusa diversamente abile con le stampelle ammortizzate, come no !
Ma come  nelle più belle fiabe questa principessa dovrà pure dormire e via  un bel "bal(d)racchino" da gamba che tiene le coperte sollevate sull'arto leso. 
E  da qui comincia il mio periodo  dispotico, mettete in ordine,  spegnete le luci, chiudete le porte, attenti al piede,  telecomando,  giornali,  sto scomoda,  cuscini, cosa si mangia, lavatrice asciugatrice, stirate,  fare da mangiare.
Diciamo che le prime due settimane sono state le più dure per gli altri, io  con gli anti dolorifici insomma,  seduta sul mio trono cuscinato, ho preso quella di dare ordine  con le stampelle.
Temo che mi vogliano mollare in ospedale, o farmi ingessare la bocca o come minimo qualcuno  mi  rompa le stampelle. Nel trattempo, una delle cose che riesco a fare  è leggere così ho trovato questa zuppetta che è piaciuta tanto ai miei,   buona e semplice come me ......ma va  va!

Ingredienti  per 4 persone

4 porri  a rondelle (solo parte bianca)
500 gr di patate  a rondelle
1 lt di brododi pollo o vegetale
125 gr di panna
Olio EVO
sale pepe q.b.
una foglia di alloro

Procedimento 
Tempo 30 minuti

Appassire per 5 minuti i porri con l'olio, aggiungere il brodo  e le patate  e l'alloro, portare ad ebollizione, poi abbassare e far sobollire  per circa 25 minuti. Aggiustare di sale e pepe, togliere l'alloro e frullare con il frullatore ad immersione.  Aggiungere la panna mescolare e se necessario fare addensare sul fuoco.  Servire  calda o  tiepida con crostini passati nel burro.

6 commenti:

Ali ha detto...

Occavolo... era meglio scoprire che ti eri stufata di scrivere il blog che sentirti raccontare di questo incidente :( spero tu possa rimetterti presto, ti abbraccio, Ali

enza ha detto...

isa cavoli e io che volevo organizzare le caccavelliadi anzi per tradurle le tafanariadi solo per il divertimento di tirare fuori da sotto il letto tutti i tafanari che abbiamo.
quando togli il gesso?

Erica Ferreri ha detto...

Porca paletta (volevo utilizzare un'altra esclamazione un pò più rozza ma ho decis di autocensurarmi) ho scoperto solo adesso il tuo blog ed il primo post che leggo mi da una notiza così brutta :( sono felice però che stai bene, almeno abbastanza.
Mi aggiungerò ai tuoi lettori perchè mi piace molto il tuo modo di scrivere e le tue ricette, e poi perchè voglio leggere anche il post dove dirai che stai bene ed è tutto finito ^_^
Ti sono vicina e piacere di conoscerti ^_^

ILBETTA ha detto...

isabella, mi sto rotolando dalle risate per come sei riuscita a raccontare con il tuo estro ironico una situazione per niente invidiabile: brava! rimettiti al più presto e se hai bisogno di un barelliere mi metto a disposizione - a presto ;)

Unconventional Mom ha detto...

Lo so che sembra brutto da dire... ma mi son sbellicata dalle risate leggendo il tuo post!

Bentornata... guarda che se smetti di nuovo di scrivere ti becco io sulle strisce, non ho la macchina, ma si possono fare danni anche con la bici!!!

Ben tornata.
La zuppa di porri e patate la faccio anch'io, però senza panna e le nanette se la spazzolano.
A presto!

Ester ha detto...

E' già febbraio e io sono sparita per fare la nonna in montagna.
Spero che nel frattempo tu abbia smesso di comandare tutti a bacchetta con una delle stampelle ammortizzate.
Son contenta che tu non abbia perso il buonumore, ma ne ero sicura, conoscendoti. Fammi un fischio quando torni al lavoro. Non vedo l'ora di farmi raccontare un po' di cose mentre mangiamo nel solito bel posto.
baci

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